Una delle parti fondamentali del nostro computer è l’hard disk, un dispositivo di memoria di massa utilizzata per archiviare dati. Per molto tempo i dischi rigidi sono stati l’unica scelta sui nostri PC, ma ultimamente gli SSD stanno rubando la scena.
Ma cosa sono? SSD è una sigla inglese che corrisponde a Solid-state drive. Una tecnologia che utilizza memoria allo stato solido, anzichè dischi magnetici. Non avendo quindi più limiti meccanici le velocità di lettura e scrittura sono notevolmente più alti. Questo è sicuramente uno dei motivi più gettonati che influiscono su una eventuale scelta, ma abbiamo altri vantaggi:
Purtroppo però, non c’è ancora nulla di perfetto nella tecnologia e abbiamo due svantaggi principali a oggi:
C’è da sottolineare che sono problemi che saranno sempre meno tangibili nel futuro, considerando che nel mercato è una tecnologia relativamente nuova!
Come detto prima il motivo principale per cui un SSD viene preferito è per le sue velocità molto elevate. Il nome indica appunto la sua caratteristica principale, l’utilizzo di memorie NAND per l’immagazzinamento di dati. Sono memorie a stato solido, quindi non volatile, ossia in grado di mantenere il valore registrato per lungo tempo anche in assenza di corrente. Come tecnologia ha reso possibile il salvataggio o la cancellazione di dati in un unico passo, introducendo quindi incredibili tempi di risposta.
Già vedendo questi due benchmark a confronto possiamo vedere subito le differenze di cui stavamo parlando. E a livello pratico la differenza nell’avvio del nostro Sistema operativo o di programmi che necessitano molte librerie da caricare(es. AutoCAD, la Suite Adobe, SolidWORKS, Blender, ma anche nel gaming).
Gli SSD fanno la differenza al giorno d’oggi, soprattutto con applicativi e giochi che si fanno sempre più pesanti, averne uno è quasi d’obbligo per avere certe prestazioni. Ma salvo se si ha un portatile l’opzione migliore è quella di avere un supporto a stato solido, su cui mettere solo Windows e programmi, e in parallelo un normale hard disk da utilizzare come archivio.
Spegnere il computer è un’operazione fondamentale per il suo corretto funzionamento, come mai? è un processo che permette al sistema operativo di finalizzare alcune operazioni, principalmente aggiornamenti e installazioni di programmi, driver o altro.
In altri casi risolve problemi che si sono presentati temporaneamente: bug, malfunzionamenti, errori all’avvio. Questo avviene perchè ogni singolo componente viene riavviato partendo dal suo stato iniziale; quindi qualsiasi “falla” che si è generata può essere corretta con questo semplice passaggio. Inoltre avviene anche una pulizia della memoria temporanea e vengono chiusi alcuni programmi magari ancora attivi in background, di conseguenza in casi dove windows non viene spento da molto tempo potrebbe addirittura velocizzarlo.
Ovviamente non c’è nessuna difficoltà nel premere Start e Arresta il sistema, ma sicuramente è capitato che per effettivamente vedere il PC spento bisogna aspettare diversi minuti. Perchè semplicemente la corrente non può essere interrotta per chiudere tutto? Facile, Windows (Qualsiasi versione) dopo il comando di spegnimento inizia una sequenza di salvataggio dello stato delle operazioni in corso o che si ha appena terminato. Una sorta di sicurezza, il tutto per proteggere i vostri dati e l’integrità del dispositivo stesso.
Nel lato pratico vengono mandati dei segnali ai programmi e servizi aperti di fermare le azioni in corso e prepararsi allo spegnimento. Questo è necessario per interrompere eventuali operazioni di lettura e scrittura sul vostro disco, aggiornamenti, o modifiche a chiavi di registro. Tutto questo, come detto prima, viene fatto per evitare che i dati e il sistema stesso non vengano corrotti, e quindi inutilizzabili in un secondo momento. Contando che oltre a influire sui file utilizzati in quel momento, può toccare anche file in una posizione vicina, o in uno stato temporaneo.
Bisogna anche specificare però che i File System più recenti sfruttano una tecnologia chiamata “Journaling”, che in parole povere è un riassunto delle modifiche fatte ad ogni file, in modo da ridurre il più possibile eventuali danni.
In un tipico arresto improvviso del vostro PC si perde qualche dato che non è stato salvato, ma interrompere Windows durante questa operazione può essere molto rischioso, arrivando addirittura a impedire un nuovo avvio nelle situazioni peggiori. Questo succede dato che i file che stanno venendo comunicati e manipolati in quel momento sono essenziali per il corretto funzionamento dell’ambiente di lavoro.
Quindi per arrivare a una soluzione i consigli sono:
– Se si sta usando un portatile, essere sempre certi che la batteria sia ben carica, in modo da evitare spiacevoli sorprese.
– Possibilmente utilizzare un UPS, un gruppo di continuità, per avere il tempo di intervenire in tempo dopo una perdita di corrente.
– E ultimo, ma non per importanza, avere un backup di tutti i dati importanti, sempre.